Santa Maria degli Angeli, Chiesa parrocchiale di Pietrelcina, conserva la statua lignea policroma di scuola napoletana della fine del 600 raffigurante la Madonna della Libera, patrona di Pietrelcina, che Padre Pio chiama affettuosamente “la Madonnella nostra”.
In questa chiesa fra Pio iniziò, il suo apostolato, e, ottenuto il diaconato amministrò il primo battesimo ad un bambino che divenne poi sacerdote redentorista. A questo proposito si racconta che Padre Pio mise tanto sale, che il neonato, aprendo la boccuccia, strabuzzava gli occhi – “smerzava l`uocchie”- parole di fra Pio, che tutto impaurito corse dall`arciprete don Salvatore Pannullo, dicendo: “Ho ucciso il bambino”.
Alla vigilia della solennità dell’Assunta, il 14 agosto 1910, quattro giorni dopo essere stato ordinato sacerdote, Padre Pio celebrò la sua prima messa. Qualche giorno dopo scriveva a Padre Benedetto da San Marco in Lamis: “per vari giorni sono stato un po’ male; forse la causa principale di ciò ne è stata la troppa commozione a cui lo spirito in questi giorni è andato soggetto … il mio cuore è traboccante di gioia e si sente sempre più forte ad incontrare qualunque afflizione, qualora si tratta di piacere a Gesù”.
In questa chiesa Padre Pio ebbe interminabili momenti di preghiera e di intimità con Dio, estasi ai piedi dell`altare, e il fenomeno mistico della fusione dei cuori: “Il cuore di Gesù e il mio, permettetemi l`espressione, non erano più due cuori che battevano, ma uno solo. Il mio cuore era scomparso, come una goccia d`acqua che si smarrisce in mare”. E ancora: ” Mi sento tutto bruciare senza fuoco…mille fiamme mi consumano, sento di morire continuamente e pur sempre vivo”. Padre Pio celebrava in questa chiesa messe “troppo lunghe” e “mistero incomprensibile” tanto che il padre guardiano aveva pregato il parroco di richiamarlo con la mente, perché così per santa ubbidienza avrebbe subito ubbidito.